Una notte in rifugio

Articolo scritto da quattro allieve della classe 3D (Scuola Secondaria di Primo Grado) che raccontano l'uscita didattica al Lago della Vecchia nell'ambito del progetto "Mettiamo il naso fuori da scuola".

Una notte in rifugio
La Classe 3D racconta la propria esperienza durante l'uscita al Lago della Vecchia all’interno del progetto “Mettiamo il naso fuori da scuola”.
Mercoledì 1 ottobre 2025 la classe 3D è partita dalla stazione di Biella ed è arrivata in pullman a Piedicavallo.
Dopo avere scattato la prima foto, noi e i nostri compagni ci siamo incamminati lungo il sentiero immerso nella foresta. Alcuni hanno camminato velocemente e sono arrivati prima, altri se la sono goduta andando più lentamente e parlando del più e del meno, perché l’importante non era arrivare primi, bensì raggiungere tutti il rifugio!
Appena arrivati al rifugio, abbiamo mangiato i nostri panini e ci è stato gentilmente offerto un tè caldo e profumato, che abbiamo bevuto con grande piacere.
Il tempo era perfetto, con un sole splendente che giocava a nascondino con le nuvole e una leggera brezza che ci accarezzava la schiena, anche se dopo un po’ una nebbia grigia e misteriosa ha preso il sopravvento, abbracciando le montagne intorno a noi. Tutti ci godevamo la bellissima natura che ci circondava e alcuni giocavano con Kilian, il bellissimo cane amichevole di Luciano, il gestore del rifugio.
Successivamente siamo stati divisi in gruppi, ognuno con responsabilità diverse.
Alcuni erano cuochi e dovevano preparare la cena, altri erano pasticceri e dovevano preparare le torte, qualcuno doveva lavare i piatti, qualcuno guardare che tutto fosse pulito, qualcuno era cameriere e infine qualcuno era “fuochista”, cioè doveva alimentare e controllare il fuoco delle stufe per fare sì che rimanessimo sempre al caldo.
Dopodiché ci siamo diretti tutti verso il lago della Vecchia. Quando siamo arrivati, ci è sembrato di essere entrati in un film di fantascienza, poiché l’intero lago era avvolto da una fitta nebbia e sembrava infinito. Noi, avvolti in essa, da lontano sembravamo sagome mistiche. Sebbene l’acqua fosse fredda, alcuni di noi hanno deciso di immergere i piedi all’interno del lago, quasi fino alle ginocchia.
Tornati al rifugio, ognuno si è impegnato a svolgere le proprie mansioni. In particolare, in cucina il gruppo dei pasticceri ha deciso di preparare due torte: una con le mele e le gocce di cioccolato e l’altra al cioccolato con la marmellata di albicocche. Mentre le torte erano nel forno, abbiamo messo la musica, che ha portato quasi tutta la classe in cucina a ballare. In quel momento sembrava di essere al pascolo e vedere le caprette ballare.
Qualcuno stava finendo di apparecchiare, altri stavano giocando a carte ed altri ancora si stavano godendo il paesaggio quando abbiamo finalmente sentito la parola tanto attesa: “cena”. Ci siamo seduti in una stanza calda con una bella stufa tenuta accesa, durante tutta la sera, dai nostri fuochisti.

Abbiamo mangiato delle bruschette con il pomodoro e l’olio molto buone e della deliziosa polenta con la salsiccetta. I nostri camerieri sono stati molto gentili, fino a quando non è iniziata a volare polenta per terra (avevano perso l’equilibrio!).
Abbiamo anche mangiato le torte preparate dalle nostre fantastiche pasticcere.
Dopo questa fantastica cena si sono dati da fare i lavapiatti che, nonostante le numerose stoviglie, hanno tirato tutto a lucido!
Mentre i nostri compagni svolgevano questo importante lavoro, siamo andati fuori per vedere le stelle, peccato però che ci fossero le nuvole e la nebbia, quindi non abbiamo visto un bel niente.
Insieme a Luciano abbiamo acceso un falò e siamo stati ad ammirarlo per un bel po’!
Era arrivato però il momento di dirigersi verso le accoglienti e calde camere per dormire: alcuni si sarebbero voluti subito mettere nel letto a russare mentre altri avrebbero voluto parlare ancora un pochino; i professori ci hanno lasciato chiacchierare per un po’, ma alla fine ci siamo messi a dormire, perché il giorno dopo ci aspettava una bella discesa fino a Piedicavallo.
È stata una notte tranquilla in cui si sentiva solo il rumore del vento ed il respiro dei compagni e delle compagne.
Il mattino seguente siamo stati svegliati dai nostri professori e siamo usciti fuori per immortalare l’incredibile panorama: c’erano nuvole che sembravano fatte di zucchero filato e che delimitavano le montagne in parte innevate.
Per colazione abbiamo mangiato biscotti, fette biscottate, latte, tè caldo e gli avanzi delle torte della sera prima.
Dopo aver sistemato le camere e preparato gli zaini, abbiamo cominciato la scivolosa discesa verso Piedicavallo, inizialmente immersa ancora nella nebbia, durante la quale ci sono state svariate cadute da parte dei nostri compagni… per fortuna senza conseguenze!
Alla fine siamo riusciti comunque ad arrivare tutti sani e salvi al pullman e siamo tornati a Biella, consapevoli di aver fatto una gita che ci ha cambiati per sempre e uniti ancora di più.

Luisa Marinone (3D)
Agata Maffeo (3D)
Mariia Nytiuk (3D)
Emma Trapasso (3D)

Ultima revisione il 21-10-2025 da VITTORIO MILANO